Dopo aver letto con attenzione le determine del 23 settembre 2020 (GU Serie Generale n.242 del 30-09-2020) emanate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), di cui si è molto discusso nei giorni scorsi sui social e nei siti delle associazioni che si occupano dei diritti delle persone trans, e aver appreso anche diverse posizioni dubitative rispetto alle novità che le determine comporteranno, abbiamo deciso di chiedere ai medici degli ambulatori di endocrinologia dell’azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) se cambierà qualcosa nella prescrizione e nell’acquisto dei farmaci per le persone trans, in particolare nella zona della provincia di Trieste.
Queste le informazioni che abbiamo reperito:
– La Regione dovrà autorizzare gli ambulatori e le farmacie per la prescrizione e l’erogazione dei farmaci elencati nelle determine AIFA. Questa autorizzazione non dovrebbe richiedere molto tempo, ma è necessaria affinché le determine divengano operative.
– Le persone trans che già seguono un trattamento ormonale dovranno chiedere un nuovo piano terapeutico/trattamentale e le prescrizioni dei farmaci presso l’ambulatorio endocrinologico.
– I farmaci potranno essere reperiti presso la farmacia dell’ospedale e presso le farmacie dei distretti sanitari.
– Un team multidisciplinare rilascerà la certificazione definita nelle determine AIFA come “diagnosi di disforia di genere/incongruenza di genere”, i due diversi termini si riferiscono alle definizioni contenute rispettivamente nel DSM5 e nell’ICD-11.
Il trattamento ormonale richiede la supervisione medica perché potrebbe comportare rischi anche gravi per la salute, riteniamo quindi importante che il trattamento sia rilasciato dietro una prescrizione medica, basata su una certificazione rilasciata da uno psicoterapeuta che possa valutare l’opportunità del trattamento anche in termini di benessere psicologico. Per tale motivo non riteniamo corretto liquidare la questione della richiesta di “diagnosi” come un pretesto per patologizzare le persone trans.
I rischi maggiori sono di carattere fisiologico, ma riteniamo non si debbano trascurare anche i profili di carattere psicologico, potendo, il trattamento ormonale interferire con problematiche di carattere umorale o psichico che potrebbero essere rese più instabili o aggravarsi. Quindi è molto importante che esista uno strumento di tutela e supervisione di tipo psicoterapeutico.
Proseguiremo con altri comunicati non appena arriveranno nuovi aggiornamenti dagli ambulatori endocrinologici di ASUGI per segnalare l’avvenuta autorizzazione da parte della Regione, nel frattempo si può continuare ad usufruire dei farmaci con le solite modalità e fasce.